Sta creando scalpore un articolo di FirenzeToday. Un quotidiano di Firenze. Una giovane insegnante di sostegno  ha deciso di lasciare l’insegnamento per dedicarsi ai lavori di pulizia all’interno della stessa scuola in cui lavorava come docente:. La donna spiega a FirenzeToday.it che come bidella  guadagna la stessa cifra rispetto a quella che percepiva da insegnante di sostegno. Magari anche qualcosa di più,  riesce ad avere più tempo per seguire il suo piccolo nelle cure e terapie.

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Il suo bambino è affetto da una malattia rara e il lavoro da da docente le dava poco tempo per seguirlo: “Inizialmente facevo l’educatrice nella cooperativa dalle 8.30 alle 16.30, e per me era impossibile stargli vicino. Poi sono stata mandata a fare l’insegnante di sostegno alle superiori e uscivo alle 14, cioè nel momento in cui mio figlio si addormenta ed è tenuto dai nonni. Non lo vedevo mai. Con la cooperativa ci facevano fare anche dei corsi di formazione fuori dall’orario di lavoro, retribuiti al 50%. Oggi lavoro il pomeriggio e sono più tranquilla, sto molto meglio e riesco a seguire come voglio il bambino. Spero soprattutto di aiutarlo a trovare le cure  ed una strada dignitosa per la sua vita”.

Il passaggio da insegnante a tuttofare per la scuola ha significato per la donna un notevole miglioramento nella qualità della vita, oltre che del lavoro. L’imbarazzo che le ha provocato il cambio di ruolo è un problema decisamente risibile di fronte ai benefici che ne sono derivati.