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Dopo la presentazione di centinaia di ricorsi contro le graduatoria ed il bando. Con cambiamenti anche nella graduatoria finale, ed in vista della sentenza del 14 Dicembre 2021 presentata interrogazione parlamentare.
AGGIORNAMENTO DEL 15 DICEMBRE IL SUPER-RICORSO COME TUTTI I RICORSI SONO STATI RIGETTATI
RICORSOPOLI è caos dopo il rigetto di tutti i ricorsi a Napoli, mentre si attende la super-sentenza del TAR del LAZIO.
La senatrice on. Lucia Angrisani, ha presentato un’interrogazione parlamentare (Legislatura 18 Atto Ispettivo 3-02870 protocollato e pubblicato il 19 Ottobre 2021) contro i ricorsi per i bocciati alla prova preselettiva, ed ammessi poi dai giudici del TAR a fare la prova scritta. Ora centinaia di ricorsisti sono in graduatoria davanti a coloro che ne avevano diritto, studiato e superato la prova preselettiva. Uno schiaffo al merito ed allo studio. Sono bastati 80 euro di un ricorso collettivo per superare la prova preselettiva. Altro che studiare e prepararsi! I nostri bambini e ragazzi speciali saranno affidati ai docenti furbetti del ricorso! Inoltre, i ricorsisti hanno tolto il posto ai vincitori in graduatoria.
Il caso più eclatante, presso Tfa Sostegno Napoli, Sostegno Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” che non ha nemmeno indicato nella graduatoria finale chi sono i vincitori e gli idonei ammessi per ricorso, creando un ulteriore situazione di beffa contro i candidati meritevoli che si vedono ora ingiustamente scavalcati in graduatoria. Solo poi successivamente dopo lo scandalo ed il giorno della scadenza delle immatricolazioni ha provveduto a depennare i ricorsisti rigettati, dopo che alcuni ricorsisti si erano anche iscritti e pagato la prima rata.
La fine di ricorsopoli, tutti depennati i ricorsisti, TFA NUOVE GRADUATORIE E CAOS
TFA SOSTEGNO NAPOLI “Suor Orsola Benincasa” – Rettificata la graduatoria ricorsisti depennati
AGGIORNAMENTO DEL 15 DICEMBRE IL SUPER-RICORSO COME TUTTI I RICORSI SONO STATI RIGETTATI
Quanti sono ancora i ricorsisti, nessun avviso sul sito pubblico dell’Università in merito ai ricorsisti dei cicli precedenti, sul loro numero effettivo e sugli esiti degli stessi ricorsi in sede di merito.
Alcune associazioni di categoria, i candidati esclusi e le associazioni dei genitori di ragazzi BES chiedono ora subito a gran voce all’Università che faccia chiarezza sui precedenti cicli e sul numero e sugli esiti dei ricorsi precedenti. Partono ora invece, i contro-ricorsi di chi si è visto ingiustamente danneggiato, quindi, legittimo contro-interesse, e chiede subito iscrizione al Corso di Specializzazione. L’interrogazione parlamentare come leggeremo sotto aspetta anche i chiarimenti ora del Ministro.
Bocciato alla preselettiva, 80 euro ricorso tramite sindacato e superi.
Studiare e prepararsi una farsa. Ecco cosa è emerso in questi giorni. Uno schiaffo allo studio a cui le stesse Università devono sottostare, ma le stesse Università invece di creare un’apposita sezione suppletiva per i ricorsisti, hanno ammesso lo stesso giorno alla stessa prova sia i ricorsisti bocciati che i candidati che hanno superato la prova pre-selettiva. Con il paradosso che i candidati che hanno superato la difficile prova preselettiva (60 domande in due ore) hanno avuto come vicini di banco i candidati bocciati ricorsisti. Ecco cosa si insegna ai docenti del futuro: la scuola dei ricorsi e dei contro-ricorsi e contro il merito con il consenso delle istituzioni.
OrigineConcorsi.it ha provato più volte a contattare il Ministro dell’Università e della Ricerca, il Ministro Maria Cristina Messa sulla vicenda ricorsi, sui requisiti della capacità formativa che ha assegnato solo ad alcune Università la possibilità di attivare i corsi e non ad altre, sul numero enorme di idonei in alcune Università e quasi nullo in altre; e come intende procedere al prossimo ciclo TFA sostegno 2022, siamo in attesa delle risposte, come la sen. Angrisani all’interrogazione parlamentare. Dubbi emergono anche in merito al decreto sulla capacità formativa delle Università e sul numero degli idonei lasciati alla discrezionalità delle stesse facendo saltare ogni principio di capacità formativa. Il rischio è che l’intera procedura Specializzazione Sostegno 2021 venga inficiata da una serie di ricorsi e contro-ricorsi che di fatto rendono vano l’impegno, lo studio e la preparazione di chi ha superato le tre prove.
Cosa valuta la commissione universitaria se basta un “ricorsetto” a beffarla?
I ricorsisti dopo aver speso ben 4mila euro del corso possono vedersi annullare il loro titolo?
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Dopo lo scandalo dell’ Università Unicamillus di Roma – 599 candidati con 30 e denunce – , continuano gli scandali sulle procedura di selezione del TFA. Nell’interrogazione parlamentare vengono descritti anche i punteggi delle diverse Università. Impugnando la graduatoria di II grado si potrebbe avere in alcune Università uno scorrimento di quasi 500 posti e così gli idonei potrebbero fare direttamente questo ciclo il VI senza aspettare il prossimo l’VII ed inserirsi già nelle GPS di Luglio 2022 – Aggiornamento graduatorie. Il Ministero deve anche rispondere del fatto che sono saltati tutti i parametri della capacità formativa d’Ateneo stabiliti per legge dato il numero enorme di idonei, pensiamo che a Napoli, ci sono quasi 1900 idonei per 570 posti di capacità formativa.
AGGIORNAMENTO DEL 15 DICEMBRE IL SUPER-RICORSO COME TUTTI I RICORSI SONO STATI RIGETTATI
Scandalo Ricorsi: 80 euro e preselettiva superata. Angrisani: “Vergogna! Risponda ministro in aula”. Interrogazione parlamentare al Ministro. Graduatorie di merito falsate. Idonei e sovrannumerari pronti ad impugnare tutto. Bando sbagliato: TFA 2021 illegittimo? Accesso per tutti. Ministero beffato sulla capacità formativa? Migliaia di idonei per pochi posti nelle Università del Sud, pochi o quasi nessuno a Nord.
Intanto, stanno partendo i legittimi ricorsi di chi si vede ingiustamente scavalcato dai furbetti del ricorso in modo da annullare la graduatoria definitiva evidentemente falsata in attesa di un giudizio di merito dopo la sospensiva del TAR. Le graduatoria di merito delle Università sono chiaramente sub giudice, perché prevedono la presenza in ordine di accesso anche dei ricorsisti in attesa di sentenza di merito. Perché queste graduatorie non sono state differenziate?
Interrogativi che si pongono molti aspiranti docenti. Molti e da più parti chiedano invece al Ministero che siano solo le Università Statali e pubbliche a gestire una materia così difficile e delicata e che questa non sia lasciate al business delle Università private. Inoltre, che la società di selezione sia unica e la prova nazionale, e che le commissioni interne non ricevano prima le domande dalle società esterne come Selexi come avviene oggi in moltissimi atenei. QUI DOVE SI LEGGE DI QUESTO ENNESSIMO SCANDALO TFA SOSTEGNO!
Bocciato alla preselettiva, 80 euro ricorso collettivo tramite sindacato ed avvocato e superi.
Studiare e prepararsi una farsa. Ecco cosa è emerso in questi giorni.
Voci non confermate ma che si possono leggere sulle pagine FB degli studi legali, parlano alla sola Università degli Studi, Suor Orsola Benincasa di Napoli – di oltre 500 ricorsisti solo per il II solo Grado a dispetto di 570 posti previsti, per ora sono stati depennati e cancellati circa 300. Nessuna Università purtroppo ha pubblicato un Avviso pubblico in merito. Non si hanno certezza dei dati o non si vogliono dare. L’interrogazione parlamentare parla di “immissione giudiziale in via cautelare di un cospicuo numero di ricorrenti nella fase successiva della procedura” ma le Università non hanno comunicato, ne segnalato nemmeno nella graduatoria finale il numero di questi ricorsisti.
Uno scandalo tutto italiano e su cui il Ministro ora è chiamato ad intervenire ed a fare chiarezza come anche le Università responsabili per legge delle procedure di selezione. All’Università di Salerno non ci è stata data indicazione del numero dei ricorsisti che sembrano essere oltre 300, così come nemmeno all’Università di Potenza TFA Sostegno e Università di Cassino TFA Sostegno, etc.. I ricorsi sono stati migliaia su base nazionale, e sono presenti in quasi tutte le Università del Centro Sud e di fatto rendendo una farsa la prova preselettiva perché anche se non superata bastava fare il “ricorsetto collettivo”.
Le Università non hanno comunicato il numero dei ricorsisti sia di questo che dei precedenti cicli di Specializzazione e si chiede al Ministro se anche questo sia legittimo. Ripetiamo alcuni avvocati parlano di oltre mille ricorsi da loro presentati con successo e pubblicizzati anche sulle pagine FB del loro studio.
Mistero invece sui ricorsisti degli anni precedenti. Cosa è avvenuto quando sono arrivate le sentenze di merito? Qual è stato l’esisto di tali sentenze? I bandi impugnati erano nella formulazione gli stessi anche negli anni precedenti. Le Università hanno segnalato i ricorsisti al Ministero? Interrogativi su cui le Università per ora non hanno dato risposta e sui cui gli scriventi almeno alla data attuale non hanno trovato notizia e riferimento sui siti ufficiali delle stesse Università, mentre ci dichiariamo disposti ad avere notizie dettagliate nel caso volessero contattarci.
Inoltre, ora che è arrivata l’ordinanza negativa e dopo aver pagato circa 2mila euro di prima rata, cosa succede? e negli anni passati? Un corso di specializzazione cosa succede? Accesso illegittimo rende illegittimo il titolo? In quel caso i titoli non risultano più validi? E chi si è visto ingiustamente scavalcato dai ricorsisti? Quanti degli idonei dello scorso ciclo sono ricorsisti?
Gli avvocati accusano le Università di aver presentato bandi ambigui, testualmente che fossero presenti nei bandi “ondivaghe soglie di sbarramento”; ed i giudici per ora hanno in via precauzionale decretato che siano da verificare le soglie, dando ragione ai ricorsisti e di fatto dichiarando temporaneamente “inesatti” i bandi delle Università.
Gli avvocati delle Università sono interventi per chiarirne la loro posizione in sede giudiziaria? Nessuna comunicazione in merito è presente sui siti ufficiali delle Università e da parte dell’Uffici Legali delle stesse, che preferiscono forse fare migliaia di iscritti a pagamento piuttosto che fare chiarezza per tutti anche per coloro che non hanno superato ma non hanno fatto ricorso? Le Università sono complici o vittime del sistema dei ricorsi? Se il bando è lo stesso nella sua formulazione degli scorsi cicli e degli scorsi anni ed è “ambiguo” perché non è stato cambiato? Se per legge NON possono NON accettare i candidati che sono ammessi dai giudici del TAR perché come hanno comunicato pubblicamente l’esito della prova non comunicano anche quanti, quali e chi sono i ricorsisti? Quale posizione occupano in graduatoria di merito i ricorsisti a scapito di coloro che hanno studiato e si sono preparati? Quali esiti finali dei ricorsi dello scorso anno degli idonei che hanno iniziato la Specializzazione a questo ciclo?
Il Ministro intanto ad oltre un mese dalla presentazione dell’interrogazione parlamentare – che porta la data del 19 Ottobre 2021 – non ha ancora risposto e data l’imminenza dell’inizio dei corsi di specializzazione non si capisce il perché di tale ritardo. La senatrice on. Lucia Angrisani formula proprio i nomi dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, dell’Università degli Studi di Bari, TFA Sostegno, Università degli Studi di Teramo TFA SOSTEGNO – come si legge nell’interrogazione qui sotto riportata e che si può leggere sul sito del senato. Stesso discorso per l’Università di Potenza.
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Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02870 (senato.it)
Ecco il testo completo dell’interrogazione parlamentare dal sito del Senato
ANGRISANI – Al Ministro dell’università e della ricerca.
Premesso che:
il decreto ministeriale 10 settembre 2010, n. 249, reca il regolamento per la definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244;
in particolare, l’articolo 13 si occupa dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità;
i criteri e le modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno sono disciplinati, in via generale, dal decreto ministeriale 30 settembre 201, che stabilisce norme specifiche in materia di attivazione dei corsi, bando per la procedura di accesso, destinatari, durata e superamento dei corsi, valutazione ed esami finale;
nello specifico si prevede che i corsi, a numero programmato (la programmazione è definita annualmente dal Ministro dell’università e della ricerca sulla base della programmazione regionale degli organici del personale docente della scuola e del fabbisogno specifico di personale specializzato per il sostegno didattico degli alunni con disabilità) siano definiti dai regolamenti didattici di ateneo, in conformità ai criteri stabiliti dal decreto, e che l’attivazione dei medesimi da parte delle università sia subordinata a specifica autorizzazione del dicastero;
stabilisce, inoltre, che la prova di accesso sia predisposta da ciascuna università, articolandosi in: test preliminare (prova preselettiva); una o più prove scritte ovvero pratiche; prova orale; per l’accesso alla prova scritta, si prevede che si debba conseguire una votazione non inferiore a 21 trentesimi e che possano accedere un numero di candidati “pari al doppio dei posti disponibili per gli accessi”;
valutato che:
con decreto ministeriale del 6 luglio 2021, n. 755, il Ministero ha reso note le date per lo svolgimento della prova preselettiva del corso TFA specializzazione sostegno VI ciclo e pubblicato la tabella allegata con la distribuzione di 22.000 posti disponibile per l’offerta formativa per le singole università, con l’indicazione dei posti disponibili, negli atenei, per i vari cicli (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria primo grado e scuola secondaria di secondo grado);
in seguito all’emanazione del decreto ministeriale le singole università hanno pubblicato i bandi, sulla base dell’offerta formativa prevista, con l’indicazione delle modalità per la presentazione della domanda, il pagamento delle tasse per sostenere la prova preselettiva, le modalità di iscrizione e il costo totale del corso di specializzazione;
lo svolgimento delle prove preselettive, dunque, ha avuto luogo in tutta Italia dal 20 settembre al 30 settembre 2021;
tuttavia vi sono stati alcuni ricorsi alla giustizia amministrativa per l’ammissione di candidati non ammessi, sulla base delle graduatorie pubblicate, allo svolgimento della prova successiva (prova scritta); recentemente, difatti, sia il TAR di Salerno, sia il TAR di Potenza, in accoglimento di tali istanze, hanno ammesso in via cautelare taluni ricorsi di candidati esclusi sulla base dell’argomentazione, promossa dalla parte ricorrente, che fossero presenti “ondivaghe soglie di sbarramento”;
difatti, ad esempio, mentre nell‘Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa” (per la scuola secondaria di secondo grado) l’ultimo candidato ammesso a sostenere la prova scritta ha conseguito un punteggio pari a 22,5 (al posto n. 1346, per 570 posti disponibili), nell’università di Teramo (al posto n. 105, per 40 posti disponibili) tale punteggio è stato di 25,5, nell’Università di Potenza pari a 24 (al posto n. 221, per 105 posti) e nell’università di Bari (al posto n. 390, per 400 posti disponibili) pari a 21: la soglia effettiva, dunque, è “variata” sensibilmente da tra ateneo ed ateneo, causando una disparità di trattamento tra i candidati lesiva dei principi di uguaglianza, imparzialità e buon andamento (a Teramo, per esempio, sono stati esclusi candidati con un punteggio pari a 25 mentre a Bari, all’inverso, è stato sufficiente aver ottenuto il punteggio minimo, 21, di cui al regolamento ministeriale),
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quale sia la sua valutazione al riguardo;
se non reputi opportuno un intervento normativo di propria competenza onde assicurare che sia preclusa la possibilità di determinazione di ondivaghe soglie di sbarramento nelle prove preselettive, ma anche in quelle successive, tra diversi atenei, come avvenuto in modo eclatante nel caso del VI ciclo TFA sostegno, le quali hanno già determinato, a pochi giorni dalla pubblicazione delle graduatorie degli ammessi agli scritti, l’immissione giudiziale in via cautelare di un cospicuo numero di ricorrenti nella fase successiva della procedura.
Il testo aspetta ora risposta. E’ possibile leggere l’interrogazione sul sito del senato al link sotto – ⇒ Clicca per leggere l’interrogazione: ⇒ Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02870 (senato.it)
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